Sciare ad Andermatt tra piste (nere) e fuoripista

Posted On ottobre 21, 2012

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Complice la chiacchierata con un’amica, ho realizzato che su questo blog non ho parlato dell’attività che in montagna pratico da più tempo e per la quale sono meno dummy (si fa per dire): lo sci!

Così, anche in vista dell’apertura di una stagione che si spera ricca e proficua, eccomi a raccontare di un posto che per tanti motivi mi è piaciuto tantissimo: Andermatt! Andermatt – Cantone di Uri, valle di Orsera – è più nota a chi fa scialpinismo rispetto a chi, come me, appena è fuori dal battuto non sa letteralmente da che parte girarsi…ma è un’ottima palestra per imparare! Il comprensorio, infatti, ha tantissimi chilometri di fuoripista che loro chiamano “demarcato”: si tratta in pratica di aree non battute ma comunque vicino alle piste e tenute in sicurezza, un’ottima scuola per mettersi alla prova su neve più o meno fresca. La prima volta che ci sono stata, appena fuori dal tunnel del Gottardo il termometro ha iniziato a precipitare e si è assestato nel parcheggio delle funivie sui…meno 17! C’è da dire però che per scaldarsi e dimenticare in pochi minuti il significato della parola “freddo” basta salire a Gemsstock (la parte più impegnativa del comprensorio) e lanciarsi lungo il tracciato Bernhard-Russi-Run, la pista nera dedicata al campione olimpico nato proprio ad Andermatt! Ho fatto questa pista due o tre volte mentre il mio socio (decisamente a un altro livello) si dilettava sui percorsi non battuti. A dire il vero avevo provato anche io ma, visto il risultato dopo le prime due curve, e un non edificante rientro in pista risalendo a scaletta da un ginepraio in cui mi ero cacciata, per quel giorno ho lasciato perdere.

La pista inizia – se non ricordo male – con un bel traverso in leggera contropendenza, dopodiché alterna una serie di muri belli ripidi che mettono a dura prova le gambe…per almeno 4 km, senza concedere molta tregua. Se non si è ancora stanchi si può scendere fino al paese attraverso la nera di rientro, che è probabilmente il proseguimento della Bernhard Russi Run e che dà il colpo di grazia alle gambe con una serie di simpatiche cunette. Per chi ama i percorsi un po’ impegnativi la soddisfazione è garantita. Comunque, ad Andermatt ci sono tornata anche una seconda volta e con la neve fresca è andata un pochino meglio. Mi sono fatta furba e ho affrontato il pendio dalla parte  più battuta e ho insistito facendo il tracciato due volte. Certo, lo stile è un’altra cosa ma non è che proprio si possa aver tutto! Andermatt ha anche un altro versante con più semplici, adatte anche ai bambini, che però io non ho visto.

Il paese poi è davvero un gioiellino e ci si arriva anche con il Glacier Express, che permette di raggiungere comodamente anche le altre località sciistiche della zona. La cosa che mi piacerebbe di più sarebbe passare una mezza giornata sui tracciati di Andermatt con un maestro che mi spieghi i segreti della neve fresca. Che sia ora di un corso di scialpinismo? Ne esiste uno for dummies?

Volete fare un giro per Andermatt con lo stesso Russi e le guide locali? ecco qui http://www.makingofandermatt.ch/gallery/ oppure qui http://www.makingofandermatt.ch/destination/skiing-in-the-swiss-alps/